Il gran Ajaccio
Capitale dell'Oltre le Montagne e centro turistico di primaria importanza, AJACCIO deve molto allo scrigno che la racchiude: uno stupendo golfo di 17 km incastonato tra le montagne, un grande lago salato delimitato da spiagge e insenature.
Seducente all'alba, prima che un velo azzurrino attenui rilievi e prospettive, profondamente avvincente al crepuscolo, quando la luce del giorno si dissolve in un effimero scintillio. Ajaccio si erge su vari livelli a picco sul porto e gli antichi quartieri. Nell'affascinante porticciolo dalle barche colorate, dietro cui si staglia la cittadella, i pescatori continuano a riparare le reti.
Le alte facciate del Vecchio Ajaccio si tingono dei colori di una tavolozza di sfumature di grigio, giallo ocra, rosa antico. I colori non sempre ravvivati, durante la ristrutturazione, smentiscono la frase «Ajaccio la bianca», così spesso ripetuta nelle guide e brochure turistiche.
A nord la CINARCA, disseminata di affascinanti borghi, con terrazze coltivate con olivi, noci, mandorli, fichi e cedri, delimitata da vette rocciose e circondata dalla macchia.
Più a Ovest, la valle della GRAVONA continua a dedicarsi all'agricoltura (mais, vigna, foraggio) e all'allevamento.
Infine, il PRUNELLI, attraversato da un torrente cui deve il suo nome, con castagni, meli e, sulle pendici, con qualche vigneto.