La fauna in Corsica
Un territorio dal ricco e variegato patrimonio naturale e culturale
Il Parco naturale si estende dal nord-ovest fino al sud-est dell'isola. Copre la dorsale montuosa formata dalle principali montagne dell’isola, di cui numerose cime hanno un’altitudine superiore a 2000 metri: il Monte Cintu che culmina a m 2710 o il Rotondo a nord e il Monte Alcudina a sud (m 2134). La costa ovest offre un fronte marittimo rinomato, con la riserva della Scandola, inserita nell’elenco del patrimonio mondiale. Oltre la bellezza e varietà di paesaggi e borghi, il Parco è anche un paradiso per flora e fauna endemica o protetta.
La fauna corsa
Il muflone vive nel massiccio della Bavella o nella zona di Ascu. Gli operatori del Parco Naturale sorvegliano attentamente questa specie. Per vederlo, sarà necessario armarsi di santa pazienza, soprattutto d’estate, quando si allontana dalla media montagna. La reintroduzione nel Parco del cervo sardo-corso (cervus élaphus corsicanus), completamente scomparso negli anni 1960, è stata intrapresa nel 1985. Il numero ridotto di animali utilizzati per la reintroduzione a Quenza era di provenienza dalla Sardegna. Oggi, 80 cervi, rinchiusi in un recinto, vengono regolarmente controllati e più di un centinaio sono stati liberati sulle numerose vette del Parco naturale. Innumerevoli rapaci, tra cui aquile, poiane e gipeti, volteggiano nel cielo, sopra le cime dell’isola nei pressi dei sentieri di transumanza. Quest’ultima specie è particolarmente sorvegliata, poiché la Corsica ne vanta una sola decina di coppie. Il falco pescatore nidifica soprattutto nella riserva della Scandola.