La gestione del patrimonio naturale e costruito
La flora e la gestione del patrimonio naturale
La gestione del patrimonio naturale è uno dei principali compiti istituzionali del Parco, in particolare la gestione dei laghi d’alta montagna, della riserva della Scandola (sulla facciata marittima) e delle «aree naturali » o estive come l’altopiano del Cuscionu tra la microregione del Taravu e l'Alta Rocca.
Certe formazioni fragili, come le «pozzine», sono oggetto di un minuzioso controllo e monitoraggio scientifico permanente.
La valorizzazione del patrimonio edilizio
Una delle missioni principali del Parco è la tutela della qualità architettonica e paesaggistica dei borghi, soprattutto nell’entroterra.
Di grande importanza è anche l’attività di riassetto del patrimonio di minore importanza, in collaborazione con l’Agenzia per la protezione dell’ambiente (fontane, forni, frantoi, case tipiche).
Un’azione dinamica è anche volta alla salvaguardia e restauro del patrimonio «storico», testimonianza delle ataviche pratiche sociali e delle principali attività tradizionali della popolazione locale: sentieri di transumanza della «Scala di Santa Regina» nella zona del Niolu e della Spelunca tra Evisa e Porto.
Il Parco naturale si occupa della gestione e valorizzazione di un patrimonio artistico eccezionale nel comune di Levie: i siti archeologici di Cucuruzzu e Capula.