Bonifacio, Sud della Corsica
«Chi ha visto Bonifacio ha visto una vera e propria meraviglia». Questa frase del celebre scrittore francese René Bazin, che si dice incapace di «spiegare l'intensa emozione che suscita». La città, di origine millenaria, è arroccata su scogliere calcaree, ma gli studiosi non sono unanimi sulla fondazione nel VI secolo attribuita al papa Bonifacio II.
Diventata colonia genovese nell’XI sec., I Genovesi costruirono alti bastioni e ne fecero una sorta di “repubblica” indipendente, con il privilegio di battere moneta. La città alta, dalle strette viuzze, sostenne molti assedi. Omero racconta che lo stesso Ulisse non riuscì a sbarcare. Sotto i bastioni, la «Marina» chiude un fiordo di una lunghezza di 1600 metri e largo 100-150 metri, con un porto turistico e le principali attività commerciali e turistiche, e la «Porta di Genova», nel passato unico accesso alla città alta.
Dalla cittadella di Bonifacio, che ospitò a lungo una guarnigione, s’intravede la Sardegna all’orizzonte, distante di soli 17 chilometri. Un’opera di grande rilievo molto famosa: la scalinata del re d'Aragona. Secondo la leggenda, i 187 gradini, tagliati nella falesia a picco, vennero scavati invano, in una sola notte, dalle truppe venute dalla Spagna per assediare la città.